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Tappeti di Segatura

I tappeti di Segatura sono una vecchia tradizione. In dialetto locale la “segatura” è chiamata “pula”. Nessuno sa bene quando sia iniziata questa tradizione. La processione del Corpus Domini è attestata dal XV secolo, ma si hanno notizie certe dei tappeti

Cos'è

Dal 1930 la segatura sostituisce del tutto i petali di fiori. L’origine di questo rito è un mistero che forse non sarà mai svelato. Ma il mistero ben si accompagna a quest’arte.

I tappeti di Pula a Camaiore sono infatti frutto di un’arte effimera. Sono più ricordati che visti; sono più vissuti che ricordati. Serve un anno per individuare il soggetto giusto. Per preparare le sagome e le maschere. Per setacciare la segatura e colorarla. Poi, nel corso di una lunga notte, vengono creati tra mille imprevisti. Impossibile impiegare più tempo perché il mattino dopo passerà la solenne processione che, calpestandoli, li cancellerà per sempre.

I Tappeti di Segatura realizzati in occasione della celebrazione del Corpus Domini, rappresentano la più suggestiva manifestazione annuale del comune di Camaiore: i maestri tappetari di Camaiore nel corso di una notte creano vere e proprie opere d’arte, la cui bellezza è intimamente legata alla precarietà, la ricchezza del risultato intrisa della povertà del materiale adoperato. Sono proprio questi contrasti che la rendono unica e la connotano di un valore che, aggiungendosi al significato religioso, dischiude nuovi orizzonti di senso, più profonde motivazioni.

Fin dal ‘400 la comunità di Camaiore celebra il Corpus Domini con una solenne processione ma la tradizione dei “tappeti” inizia ad affermarsi nel corso dell´800, sembra prendendo spunto dai servitori spagnoli al servizio dei Borbone, che avevano l’abitudine di realizzare tappeti di fiori per accogliere i loro signori quando venivano a soggiornare nelle ville in Versilia.

A partire dagli anni ‘30 fa la sua comparsa la “pula o segatura”, che sostituisce progressivamente i fiori, fino a diventare il materiale unico con cui realizzare i tappeti. Nel corso degli anni l’evento riveste un sempre maggiore interesse, alimentato anche dalla sfida tra i vari gruppi di tappetari cittadini. Contemporaneamente la tecnica viene perfezionata e i tappeti, lunghi fino anche a 200 metri, riproducono immagini sempre più complesse, nelle quali i disegni schematici e ripetitivi lasciano lo spazio a rappresentazioni con una evidente ricerca del chiaroscuro e della plasticità.

 

Questa tradizione si ripete ogni anno nel sabato precedente il Corpus Domini: dal crepuscolo i vari gruppi di artigiani iniziano la creazione di queste opere d’arte, a cielo aperto lungo le strade del Centro storico, che sono realizzate in una sola notte, durante la quale i “tappetari” lavorano intensamente destreggiandosi tra sagome di compensato intagliato, segatura e colori. All’alba della domenica i tappeti sono pronti per essere ammirati, ma solo per poche ore, prima che vengano distrutti dalla processione di fedeli.

 

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A chi è rivolto

ingresso libero

Costi

Nessun costo

      

Ultimo aggiornamento: 11/03/2025, 13:25

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