Sabato 20 settembre, nella suggestiva cornice della ‘Duse’ di Villa Ariston a Lido di Camaiore, va in scena la serata finale della XXXVI edizione del Premio Letterario Camaiore - Francesco Belluomini.
Una finalissima il cui esito si preannuncia sul filo del rasoio, data l’assoluta qualità dei cinque titoli in lizza, oltre alla splendida serata, come il Premio ha abituato, all’insegna della Poesia e della sua bellezza.
A scegliere il vincitore saranno, come di consueto, i 50 membri della Giuria Popolare. Attesi anche illustri esponenti della cultura italiana e mondiale per la consegna dei premi collaterali.
Il PLC ha riscosso un grandissimo successo anche per questa edizione 2024. Oltre 150 i libri partecipanti: tutti titoli, ovviamente, di poesia, visto che il Camaiore - Belluomini è uno dei pochi Premi italiani e nel mondo che tratta soltanto le opere in versi.
Una partecipazione, questa, che sottolinea ancora una volta come il Premio sia una delle competizioni letterarie più prestigiose, apprezzate e ambite d’Italia e non solo, capace di generare ammirazione e interesse nei poeti contemporanei di tutto il Paese e anche all’estero.
La Cinquina finalista
Tutti i titoli pervenuti sono stati passati al vaglio dalla Giuria Tecnica, presieduta da Brancale e composta dal Cinzia Demi, Simone Gambacorta, Federico Migliorati, Renato Minore, Ottavio Rossani e Irene Marchegiani
Dopo un lungo e attento lavoro, la Giuria ha individuato la Cinquina finalista, che si contenderà la vittoria finale.
• Alessandra Carnaroli, “Non si tocca la frutta nei supermercati” (Einaudi)
• Ivan Fedeli, “La gioia elementare” (Luigi Pellegrini Editore)
• Paola Loreto, “Miei lari” (Marcos y Marcos)
• Daniela Pericone, “Corpo contro” (Passigli)
• Valentino Ronchi, “Ma tu l’hai letto «Il giovane Holden»?” (Graphe.it)
Tanti ed eterogenei i temi trattati da queste cinque grandi opere. Il flusso continuo di notizie che rende spettatori nella fretta della cosa successiva, la sosta per non accettare la vita come un'abitudine, non cedere alla dissoluzione degli effetti familiari, la meraviglia che si fa scudo di fronte alla pressione della solitudine, scandagliare una vita per rendersi conto che è anche specchio di una città.
Tematiche intense, intricate e profonde, con cui, adesso, sarà la Giuria Popolare a doversi misurare.
La Giuria Popolare
A decretare l’opera vincitrice, infatti, saranno solo e soltanto i 50 Giudici Popolari (43 estratti dai cittadini candidati e 7 i giovani studenti vincitori del concorso scolastico “La Poesia dei Ragazzi”), che, all’inizio della serata del 20 settembre, porranno il loro voto segreto, sigillato in busta chiusa, in un’apposita urna, che sarà aperta solo a fine cerimonia.
I Premi collaterali
Il Camaiore – Belluomini prevede inoltre diversi Premi collaterali, tutti conferiti all’unanimità dalla Giuria Popolare.
Il Premio Internazionale è andato alla siriana Widad Nabi con “Un continente chiamato corpo e altre poesie” (Di Felice), mentre il Premio Camaiore Proposta “Vittorio Grotti” a Giuseppe Cavaleri con “I corpi santi” (Internopoesia). A Isabella Esposito e il suo “La voce di Euridice” (Edizioni progetto cultura) è stato conferito il Premio SIAE Under 35, promosso dal Comune insieme al Presidente della SIAE Gulio Rapetti Mogol per incentivare alla scrittura i nostri giovani talenti italiani.
Per il Premio Speciale è stato indicato Giuliano Ladolfi, docente e fondatore della rivista Atelier, mentre il Premio per la Diffusione della Cultura Poetica Italiana è andato alla slavista Serena Vitale. Segnalazione della Giuria di quest’anno è stato “I bracciali dello scudo” di Alessandro Ceni (Crocetti) e il Premio in memoria di Rosanna Lupi e Paola Lucarini è stato assegnato a Zhao Lihong per “Dolori” (Samuele Editore). Il Premio alla Carriera, invece, andrà a Edith Bruck, scrittrice e testimone della Shoah.
Menzioni Speciali, poi, Maria Rita Bozzetti con “L'altro ed io” (Manni), Alessio Brandolini con “Il fuoco della luna” (Fili d'aquilone), Ottaviano De Biase con “Ulisse, la speranza il divenire”, (Delta 3 edizioni), Danila Di Croce con “Dove ancora non siamo nati” (Puntoacapo), Alfonso Guida con “Diario di un autodidatta” (Guanda), Elena Mearini con “A molti giorni da ieri” (Marco Saya Edizioni), Massimo Monteduro con “Esse - Libro del fuoco” (Rp Libri), Daniela Raimondi con “La donna più vecchia del mondo” (peQuod), Stefano Raimondi con “L'atalante” (Valigie Rosse), Gian Piero Stefanoni con “La costanza del cielo” (Il ramo e la foglia edizioni), Domenico Segna con “Le onde radio" (Anima Mundi Edizioni), Marco Vitale con “La strada di Morandi” (Passigli) e Daniele Giustolisi con “La condizione dell'orma” (Pequod).
Il PLC pone da sempre molta attenzione anche ai libri stranieri. Oltre al Premio Internazionale, tre Menzioni alla Traduzione in italiano di opere straniere. Il riconoscimenti sono andati a Alessio Brandolini per “Nanof” di Enzia Verduchi (Fili d'Aquilone), a Lucia Cupertino per “Il cuore delle prugne” di Claudia Magliano (Lebeg) e a Claudia Piccinno per “Le radici del mondo” di Pierre Ech-Ardour (Terra d'Ulivi).
Tutti i vincitori saranno premiati durante la Serata finale di sabato 20 settembre, a partire dalle 17.30, presso l’Hotel Villa Ariston a Lido di Camaiore.