Organizzazione: Confraternita della SS. Trinità, di Maria SS. Addolorata e di S. Vincenzo – Comune di Camaiore
Data di realizzazione: 19 aprile 2019 – ore 20,00
Durata evento: 1 giorno
Location: Centro storico Camaiore
Per informazioni: Ufficio Cultura - Comune di Camaiore
Tel. 0584 986334 - 986333 - Fax 0584 986297 email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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Il “cincindelloro” diventa un fumetto
CENNI STORICI DELLA TRIENNALE di CAMAIORE
Ogni tre anni il Venerdì Santo, partendo dalla chiesa della Madonna dei Dolori, si snoda per le vie di Camaiore la solenne processione della Triennale di Gesù Morto che ha come elemento focale, la rappresentazione della Deposizione del Cristo Redentore, nell’anno 2016 saranno 340 anni che la statua del Cristo è portata in processione e nel 2019 ricorreranno 150 anni della rappresentazione scenografica realizzata dal maestro Gabrielli nell’anno 1869.
Lo scenario che fa da sfondo alla manifestazione è forse unico in Italia per bellezza e capacità suggestiva, migliaia di lumini ad olio tremolanti dalle facciate delle case riescono a creare un’atmosfera quasi irreale che porta gli animi dei fedeli indietro nel tempo.
Questa sacra, antica celebrazione, trae le sue origini da una particolare processione di penitenza, detta ancora oggi “del Crocione“, che già nel ‘500, la confraternita della SS. Trinità, fondata presso la chiesa dei Dolori sul finire del XV secolo, teneva nel tardo pomeriggio del Venerdì Santo.
Verso la metà del XVII secolo, come si può leggere dal Libro dei Consigli del 1 Aprile 1676, avvenne la prima processione di Gesù Morto, si racconta che si portava solo il Cristo e della partecipazione diretta di consiglieri del Magnifico Consiglio (all’ora Organo Amministratore del castello di Camaiore), in rappresentanza dell’Amministrazione, come deciso da una votazione dell’assemblea. Da quel momento non è mai mancata né la presenza né l’aiuto delle Amministrazioni che si sono avvicendate.
Nel 1691, la Confraternita della SS Trinità acquistò la Statua della Madonna Addolorata, che dopo essere stata venerata nella Chiesa Collegiata fu definitivamente trasferita con solenne processione alla chiesa di S. Vincenzo confessore, oggi chiesa dei Dolori.
La tradizione di illuminare il passaggio del sacro Simulacro ebbe inizio il 16 Aprile 1710, come si può rilevare dai Libri dei Consigli della Comunità “ … per la sera del prossimo venerdì santo, che deve portarsi il simulacro di Gesù Morto, quattro scorci di torce …”.
Da quasi tre secoli, autorità e popolo, senza mai venire meno agli impegni assunti dai nostri padri e dando dimostrazione di gran fede, hanno tenuto in vita questa particolare tradizione, divenuta vanto e lustro, per l’intera cittadinanza che sicuramente la sente propria.
L’anno in cui ricorre questa solennità, nelle famiglie di Camaiore, diversi giorni avanti si comincia a tirare fuori dei ripostigli e dalle cantine multiformi telai di legno, le armature, dalle forme più svariate, che serviranno a sostenere i bicchieri per l’illuminazione, che da oltre trecento anni è realizzata rigorosamente ad olio con l’esclusivo stoppino denominato “CINCINDELLORO” . Falegnami e verniciatori provvederanno al restauro e a tingerle di bianco. Il corpo del lumino è formato dal “cincindello”, un telaietto in filo di ferro che, mantenuto a galla da piccoli sugheri, sostiene la bambagia che rimarrà sospesa sopra il livello dell’olio per essere accesa al primo imbrunire.
Il lavoro preparatorio vero e proprio inizia il lunedì santo, quando una schiera di operai con lunghe scale, provvedono a collocare le armature lungo le facciate delle case delle strade e piazze principali del centro storico di Camaiore, che man mano vanno acquistando un aspetto insolito. Non meno importante quanto accade nelle campagne e sui colli circostanti, che come un naturale anfiteatro recingono tutto intorno al grosso dell’abitato, anche qui molti fanno gara per realizzare il più bel Calvario, che nel buio della notte si staglierà radioso e scintillante sullo sfondo cupo del cielo.
triennale del “Gesù Morto”, nella memoria di quanti avranno partecipato, rimarrà il ricordo dell’intenso momento emotivo ottenuto tramite, la partecipazione alle preghiere, l’attenta lettura della spiritualità religiosa espressa nella pietà e nel dolore del Gruppo della Deposizione e il gusto di apprezzare la tradizionale luminara organizzata da tutta la cittadinanza camaiorese.