L’Arco detto di Trionfo è situato fra Via Pietro Tabarrani e la piazza del Rivellino. Fu eretto nel 1574 dalla Repubblica di Lucca in omaggio alla fedeltà dimostrata dai cittadini di Camaiore durante la rivolta degli Straccioni. La causa di questo moto popolare risale agli inizi del 1531 quando il Senato lucchese introduce alcune proibizioni e limitazioni per evitare alcuni abusi degli artigiani della corporazione della seta, i quali stavano raggiungendo troppa libertà lavorativa. La disposizione aveva il compito di abbattere questa concorrenza accentrando il commercio dei tessuti nelle mani della corporazione dei mercati, della quale molti membri appartenevano al governo. I tumulti veri e propri iniziano la notte del 30 aprile 1531 e permettono ai tessitori l’abrogazione della legge e numerosi posti in Senato. Questo però non basta a placare gli animi tanto che le insurrezioni continuano per più di un anno. All’ennesima sollevazione popolare gli Anziani si trovano d’accordo nel avvertire di nascosto Martino Buonvisi, un ricco mercante che da tempo si era allontanato dalla città per rifugiarsi nella sua villa a Monte S.Quirico, affinché accorresse in città con quanti più soldati possibile per dare una conclusione a queste rivolte. Da tutti i borghi del contado lucchese icontingente armato più numeroso recuperato appartiene proprio ai camaioresi. Una volta conclusa la rivolta, per ringraziare l'aiuto dato dai camaioresi alla Repubblica di Lucca, questa fa costruire l'arco in ardesia, ancora oggi visibile al di fuori di Porta Lombricese.
Dettaglio dell'epigrafe sulla cima dell'arco
Bibliografia
https://www.leonardouno.net/lucca-e-dintorni/storie-racconti-leggende/205-lucca-la-rivolta-degli-straccioni
P. Dinelli, Storia di Camaiore, dalla discesa di Carlo VIII alle soglie della Rivoluzione Francese