Il visitatore si immerge nel delicato momento di passaggio fra la tarda Antichità ed il Medioevo. Due sono i fattori predominati: la continua pressione di numerosi popoli lungo i confini dell’Impero Romano e la diffusione del Cristianesimo, che viene a sostituirsi progressivamente – e, dall’editto di Costantino del 313, in maniera più massiccia- alla pluralità delle religioni praticate nelle varie aree dell’impero. Cominciano a svilupparsi forme di architettura religiosa funzionali al nuovo culto e si assiste alla rielaborazione in chiave cristiana di rituali ed iconografie preesistenti. In epoca bizantina, gli sviluppi della tecnica musiva, i cui prodotti si fanno sempre ricchi ed elaborati, danno vita a straordinari esempi di arte sacra, come si osserva nella riproduzione di una porzione di mosaico proveniente dal porto di Classe a Ravenna.
In Versilia la fattoria dell’Acquarella (Capezzano) continua a vivere come centro di produzione olearia fino al VI secolo, come testimoniano le ceramiche in terra sigillata africana, le monete e i vetri esposti in vetrina. Anche dopo l’abbandono, le vecchie strutture vengono in parte riutilizzate per l’impianto di un piccolo villaggio di capanne.