Una volta presentata la dichiarazione di nascita, cioè la denuncia, obbligatoria per legge, della nascita di un nuovo nato, il bambino viene iscritto nei registri di Stato Civile e la contestualmente avviene l' iscrizione anagrafica.
Il nome del bambino deve corrispondere al sesso e può essere composto da più nomi, anche separati, per un massimo di tre. Per i bambini nati dopo il 1° gennaio 2013, nel caso in cui siano imposti due o più nomi separati da virgola, negli estratti/certificati ed in ogni altro documento sarà riportato solo il primo di questi o, comunque solo i nomi che precedono la virgola.
È vietato attribuire nomi ridicoli o vergognosi, un cognome come nome, o attribuire il nome del padre, del fratello o della sorella viventi.
La norma che prevedeva l’automatica attribuzione del cognome paterno al figlio è stata dichiarata illegittima dalla sentenza della Corte costituzionale n. 131 del 27/04/2022 (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale serie speciale corte costituzionale n.22 del 1/06/2022). Nel rispetto dei principi di eguaglianza e nell'interesse dei figli, dal 1° giugno 2022 vige la regola del doppio cognome, ovvero i cognomi di entrambi i genitori, nell’ordine da loro concordato e nella loro interezza.
I genitori, però, possono decidere, sempre di comune accordo, di attribuire ai propri figli il cognome di uno solo di loro e quindi di assegnare o il solo cognome paterno oppure il solo cognome materno.
Se i genitori sono cittadini stranieri l’attribuzione del nome e/o del cognome dovrà essere dichiarata dagli stessi.