Il Consiglio Comunale ha adottato con voto unanime il Nuovo Piano Operativo nella seduta di ieri, 23 luglio 2020. L’atto ha visto il voto favorevole del gruppo consiliare del Partito Democratico, della lista Sinistra Unita Progetto Comune, di un membro del gruppo misto e l’astensione di Camaiore nel cuore, Forza Italia, Il Futuro nelle Radici, Lega e di un membro del gruppo misto. Si tratta del primo approdo in aula di un atto fondamentale per il futuro sviluppo urbanistico della città. La fase successiva è quella in cui i cittadini saranno di nuovo chiamati a dare il loro contributo attraverso lo strumento delle osservazioni che precede la definitiva approvazione prevista in autunno. Il Piano giunge a questa tappa dopo un corposo percorso partecipativo composto da ben dodici incontri pubblici, centoquarantacinque manifestazioni di interesse dei cittadini, diciannove riunioni della Commissione consiliare, visibili - per la prima volta - in diretta web e tuttora disponibili sul canale Youtube del Comune di Camaiore.
Il Piano, atto che un tempo era chiamato regolamento urbanistico, definisce puntualmente cosa si potrà e non potrà fare sul territorio comunale a livello di sviluppo edilizio e opere pubbliche e ha avuto come bussola due direttrici fondamentali:
- limitare il consumo di suolo, ammettendo interventi di nuova edificazione solo nella direzione della sostenibilità ambientale e del miglioramento degli standard qualitativi della città, in particolare per quanto riguarda la mobilità lenta e l’ampliamento delle aree verdi;
- favorire il riuso del patrimonio edilizio esistente e la rigenerazione urbana, anche con ampliamenti edilizi, che possano rispondere a necessità di tipo sociale, come la prima casa o la nascita di un figlio, ambientale, attraverso il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici, economiche, consentendo l'ammodernamento delle attività.
Uno degli strumenti più importanti sarà quello della perequazione ovvero la realizzazione di opere pubbliche in cambio della possibilità di realizzare interventi edilizi, opere che da oggi potranno essere realizzate in luoghi diversi da quelli del privato, aiutando così il Comune a realizzare progetti strategici per la città.
“La vocazione di questo nuovo Piano sta nel colmare le mancanze del vecchio strumento – il commento del Sindaco Alessandro Del Dotto - Parcheggi nelle frazioni; edilizia popolare; perequazione; nuovi insediamenti alberghieri; insediamento di nuove attività; sostegno agli artigiani edili; nuova mobilità ciclabile; investimenti su ristrutturazioni e ampliamenti; sblocco delle aree dismesse; tutela del commercio di vicinato; politiche per la prima casa: sono solo alcuni dei temi che, per essere realizzati, richiedevano una nuova disciplina urbanistica”.
“Questo percorso è stato vissuto con uno spirito “costituente” perché, al di là delle differenze di colore, commissari - prima - e consiglieri comunali poi, hanno compreso la responsabilità condivisa legata all’adozione di questo piano che disegna il futuro della città per i prossimi quindici anni. Voglio ringraziare per il lavoro svolto, l’Ufficio Pianificazione Territoriale (nelle persone del Dirigente Architetto Roberto Lucchesi, della responsabile Architetto Manola Bonari, di Antonella Venturini e Stefano Paolinelli), i professionisti esterni, primo fra tutti l'Architetto Fabrizio Cinquini, coordinatore del piano, e il Dottor Paolo Benedetti, assieme alla Dott.ssa Paola Ciregia, responsabile delle partecipazione e dell'informazione”, l’Assessore alla Pianificazione Territoriale Simone Leo.