Il primo nucleo di Camaiore ha origini antiche. Si ha una prima citazione dell'anno 761, in un documento che racconta dell’elezione dell’abate Alamud al monastero di San Pietro. La parte più antica del borgo vero e proprio è tuttavia quella compresa nei dintorni della chiesa di San Michele Arcangelo, citata per la prima volta in un documento di XII secolo. Vicino alla chiesa venne ben presto costruito uno ricovero per l’accoglienza dei pellegrini in viaggio sulla via Francigena: di fatto Camaiore è situato sulla tratta della via Francigena tra Lucca e Luni, uno degli assi viari più importanti dell’antichità. Grazie ad uno scavo archeologico avvenuto in Piazza Diaz nel 2009, siamo riusciti anche a ritrovare l’ubicazione della primitiva chiesa di San Michele, dato che la struttura attuale è riconducibile ad un ampliamento di XII secolo.
A seguito dell’espansione lucchese, interessata soprattutto ad uno sbocco marittimo, tra 1224 e 1225 molti dei castelli versiliesi, appartenenti ai signori di Corvaia e Vallecchia storici alleati di Pisa, vengono presi d’assalto. Il più importante fu sicuramente il castello di Montecastrese, ma furono conquistati anche il castello di Pedona, di Greppolungo, di Montebello e di Peralla. Per ottenere maggiore controllo ed evitare eventuali rivolte, il comune lucchese obbliga, spesso utilizzando la forza, le popolazioni ormai sfollate a trasferirsi a valle. Per questo motivo si assiste all’ingrandimento del primitivo borgo di Camaiore nel 1255 con un progetto a schema preordinato denominato "Terranuova". Con Terranuova si intende un vero e proprio fenomeno generalizzato di pianificazione urbanistica che va dalla seconda metà del Duecento alla prima metà del Trecento, a causa dello sviluppo sia economico che demografico dei Comuni. Costruendo città nuove si cercava di creare nuovi spazi sia abitabili che lavorativi, di sottrarre agli ultimi signori feudali popolazione promuovendo così la nascita di nuove attività. I nuovi abitati erano formati da una pianta ortogonale innervata da un ricco sistema viario, orientato est-ovest, che confluiva in una piazza centrale. In gergo comune si dice che veniva adottata la "regola del tre". Infatti l’impianto urbanistico era basato su tre strade longitudinali (rughe) e tre strade trasversali più corte dette troncatoie che si incrociano perpendicolarmente: agli incroci viari si aprono le piazze e gli spazi pubblici. A Camaiore sono individuabili i "sesti", ovvero i quartieri della città, ciascuno governato da uno o due "sindaci et procuratores". Non tutto il terreno è usato per edificare: vengono di fatto lasciati spazi verdi coltivabili chiamati "casalini". Al centro della struttura urbana c’è la piazza, dove hanno sede i tre principali poteri medievali: quello religioso con la Chiesa di Santa Maria Assunta di XIII secolo; quello politico con Palazzo Vicario; e quello commerciale caratterizzato dalle numerose botteghe presenti.
Quasi contemporaneamente a Camaiore viene costruita anche Pietrasanta, sempre utilizzando lo stesso schema urbano tanto che vengono definite "gemelle". La differenza principale è che durante l’ampliamento di Camaiore si è dovuto tenere conto del primitivo abitato causando evidenti irregolarità nella pianificazione viaria nella zona limitrofa alla chiesa di San Michele e del suo ospedale. Non si deve pensare però che le Terrenuove siano solo una prerogativa della nostra zona. Ci sono moltissimi esempi sparsi per l’Italia, come San Giovanni Valdarno (oggi nella provincia di Arezzo, ma costruito dai fiorentini a fine XIII secolo), Cherasco (costruita nel 1243 in provincia di Cuneo) o Cittadella (eretta dai Padovani nel 1210). Di Terrenuove ne esistono poi anche al di fuori dell’Italia. In Francia se ne comincia la costruzione dal XII secolo e sono riconoscibili, oltre che dalla tipica pianta a griglia, tramite il nome come Villefrance, Villeneuve, Bastide, Sauveterre. Nel sud-ovest della Francia c’è una rete con di percorsi (la route des bastides) e una cartellonistica stradale. In Germania fra le tante osservabili vi sono Wittemburg, Norimberga e Friburgo.
Carta storica del 1869 di CamaioreBibliografia
Gruppo Archeologico di Camaiore, "Camaiore Terranuova", la fondazione duecentesca: contributo allo studio e ipotesi di modello teorico, 1996