Domenica 3 marzo
Ore 11.00
Nella notte si è verificato un importante cedimento stradale a Santa Lucia, lungo via Balza Fiorita, nel tratto tra via Miramare e via don Evangelisti. È pertanto chiusa al transito a tutti i veicoli e pedoni via Balza Fiorita. È possibile raggiungere le frazioni di Monteggiori e Santa Lucia soltanto passando da Capezzano Pianore, mentre per Sant’Anna e La Culla solo da Camaiore.
Il movimento franoso impedisce l’accesso al Parco Nazionale della Pace di Sant’Anna di Stazzema e prolunga notevolmente il raggiungimento di servizi essenziali (come l’Ospedale) a diverse frazioni collinari.
“Il danno è grosso e i tempi di ripristino saranno sicuramente lunghi - spiega il Sindaco Pierucci -. Auspico un notevole aiuto da parte della Regione ma anche del Ministero, dato che per questa strada si raggiunge un Parco Nazionale, affinché in breve tempo possa essere tutto ripristinato in sicurezza. Il Comune è attivo dalle prime ore della mattina per garantire presenza e non isolamento a tutti coloro a cui questo evento ha creato disagi o problematiche”.
Ore 20.00
Questo pomeriggio è stata posizionata una copertura impermeabile sul tratto ceduto per evitare ulteriore infiltrazione d’acqua nelle fratture dell’asfalto date le abbondanti piogge previste nelle prossime ore. La frana risulta ancora in movimento e non si esclude un aggravamento della depressione del terreno.
Domattina l’Amministrazione Comunale, insieme all’Ufficio di Protezione Civile, si riunirà anche con il Comune di Stazzema per elaborare, nel minor tempo possibile, una soluzione di ripristino che in ogni caso, data la gravità del cedimento del versante, si prospetta lunga e complessa.
Il tratto di via Balza Fiorita rimane e rimarrà chiuso al traffico veicolare e pedonale, data l’assenza delle misure minime di sicurezza per permettervi il transito.
Lunedì 4 marzo
Ore 11.00
Nuovo sopralluogo del Sindaco Pierucci sull'area franata. "L’ipotesi è quella di creare uno slargo temporaneo sulla collina a lato della frana, che funga da bypass stradale e quindi consentire anche ai mezzi pesanti di raggiungere La Culla e Sant’Anna. Tutto è ancora da valutare - fattibilità, costi, tempi - ma potrebbe essere un’opzione percorribile. Ciò è emerso da un primo tavolo tecnico, insieme all’Amministrazione di Stazzema. Anche perché il versante è in movimento: la strada ha ceduto ancora e la depressione del terreno è aumentata. In ogni caso, abbiamo bisogno di un forte sostegno da parte delle Istituzioni superiori a noi. Dalla Regione i segnali sono positivi, ma è dal Governo Nazionale che deve arrivare un sopporto concreto. Soprattutto perché questa è l’unica via per raggiungere un Parco Nazionale, quello della Pace di Sant’Anna, visitato ogni anno da migliaia di giovani studenti", queste le parole del Primo Cittadino.
Mercoledì 6 marzo
Ore 15.00
Il terreno ha ceduto ancora: l’abbassamento registrato si aggira adesso intorno agli 80 cm e il versante franoso appare ancora in movimento.
L’Amministrazione è presente e continua la propria opera di monitoraggio. Nel frattempo, è partito il lavoro di analisi e verifica sismica e strutturale dell’area, che continuerà nei prossimi giorni. Sul tavolo, l’ipotesi di realizzare, in tempi brevi, una pista alternativa temporanea che funga da bypass lato monte, tale da consentire il transito verso La Culla e Sant’Anna anche ai mezzi pesanti (impossibilitati a salire da Camaiore passando da via Montebello). Si attendono i risultati degli studi del sottosuolo per capirne la fattibilità.
“Si tratterà di un intervento molto importante, che si aggira intorno agli 800mila euro: su questo abbiamo chiesto il sostegno delle istituzioni sovracomunali e solo la Regione, ad oggi, ha confermato la propria disponibilità a contribuire economicamente per finanziare l’opera di ripristino – spiega il Sindaco Marcello Pierucci -. Abbiamo poi attivi altri cinque movimenti franosi, di più lieve entità: a Gombitelli, a Lombrici, a Torcigliano, a Fibbialla e alla Pieve. Su questi, stiamo preparando una progettazione con cui partecipare ad un bando pubblico che dovrebbe finanziare in toto i ripristini”.